Un medico e quattro infermieri rischiano di essere licenziati per la morte di Marco D’Aniello, avvenuta alla Stazione Centrale di Napoli in seguito ad un’emorragia e soprattutto, sembrerebbe, a causa di un macroscopico ritardo nei soccorsi. Nel mirino dell’indagine voluta dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sono finiti un medico della Croce Rossa e gli infermieri tutti del Cardarelli.

Sul caso è stata aperta un’indagine interna ed è emerso che c’erano due ambulanze disponibili a Scampia e via Crispi, de mezzi che avrebbero potuto soccorrere in tempo il 42enne di Pompei, a cui sarebbe bastata una flebo per fermare la perdita di sangue ed evitare invece una morte atroce ed inspiegabile.