Imprenditori minacciati e picchiati da una banda di usurai. E a capo dell’organizzazione criminale c’era Mario Licenziato, criminale conosciuto alle forze dell’ordine, che non solo aveva rapporti con il can dei Casamonica ma anche con il clan camorristico Nuova Famiglia, capeggiato dal noto Michele Zaza detto ù pazzo. Nove le misure cautelari e un sequestro di beni e società per un valore di 11 milioni di euro. È il bilancio dell’operazione della Guardia di Finanza di Roma.

Le attività investigative eseguite dagli specialisti del Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Capitale, con intercettazioni, pedinamenti, appostamenti e meticolosi accertamenti economico-patrimoniali, hanno rivelato come la famiglia Licenziato (Mario e i figli Mauro e Gianluca), grazie alla disponibilità di ingentissimi capitali, fossero dediti a sistematiche e abusive operazioni di finanziamento nei confronti di un’ampia platea di soggetti, per lo più imprenditori in gravi difficoltà economiche, sgominata dalla Gdf di Roma.

In particolare Mario Licenziato è stato citato quale soggetto organico alla Nuova Famiglia, capeggiata dal noto Michele Zaza detto ù pazzo, storico «cartello di famiglie della camorra» nato in contrapposizione alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. In proposito, le indagini del Gico hanno confermato che Mario Licenziato era in contatto diretto con Pasquale Zaza, nipote di Michele ù pazzo, con il quale ha condiviso importanti progettualità «imprenditoriali».