Si è praticamente sostituto per mesi ad un ginecologo dell’Emilia Romagna, riuscendo in sostanza ad entrare nei suoi server e ad estrapolare le informazioni delle pazienti. Poi le ha ricontattate, fingendo di essere appunto il medico e chiedendo foto delle parti intime “per verificare le condizioni” delle patologie o dicendo che alcuni esami erano poco chiare. Chiaramente l’uomo riusciva ad ottenere la fiducia delle donne facendo leva sulle informazioni esatte di cui era in possesso. Sotto accusa finisce un 36enne di Torre Annunziata Sisto Salvatore Urgo.

Per il finto ginecologo, a quanto pare fine hacker, la procura del Tribunale di Bologna ha chiesto 5 anni e 9 mesi di reclusione. L’uomo, tra l’altro, secondo quanto appreso sceglieva le pazienti tra quelle più giovani, spesso anche studentesse universitarie fuori sede e le contattava fingendosi appunto il ginecologo emiliano di cui era riuscito ad ottenere accesso agli archivi. L’accusa è di violenza sessuale “per aver violato l’autodeterminazione delle donne nella loro sfera sessuale, aggravata dall’essersi qualificato come pubblico ufficiale”.