Auto sempre più “connesse”, più elettroniche e sempre più vicine alle case madri attraverso software e collegamenti. Insomma, arriva ed è ormai alle porte “il veicolo del futuro”, quello da tempo progettato dalle maggiori “firme” automobilistiche e che in passato avevamo visto soltanto nei film quasi fantascientifici. E adesso è una realtà piuttosto vicina, cominciate anche in Italia e nel Sud, un presente che tra poco potrebbe persino portare da queste parti invenzioni come il pilota automatico ed i computer di bordo in grado di evitare gli incidenti. Ed in attesa delle supernovità futuristiche, i nostri veicoli sono già praticamente dei computer, e tutta la filiera automobilistica e della riparazione è chiaramente chiamata ad adeguarsi per restare al passo con i tempi. Con Circolo Motori tutti gli operatori possono affrontare con serenità questo cambiamento.
GLI OBIETTIVI. Ma cosa è necessario fare per restare sulla cresta dell’onda e non perdersi dietro i cambiamenti repentini del tempo? L’auto connessa ci mette davanti ad ostacoli che possono essere affrontati con tempismo ed intelligenza. Ed ogni componente della filiera si sta muovendo proprio con l’intento di non restare indietro, di farsi trovare preparato al cambiamento. In testa alla piramide ci sono i fornitori del settore aftermarket, che hanno ormai compreso che c’è da valutare in prima persona anche il rapporto con l’utente finale, con l’automobilista. Ed ecco così la nascita delle piattaforme online, degli e-commerce che puntano a raggiungere direttamente il cliente ultimo, senza però abbandonare i rivenditori sul territorio che restano comunque gli intermediari. Anche i ricambisti puntano molto sul web, facendo da raccordo proprio tra i fornitori, le officine ed in altri casi con i singoli automobilisti. Insomma, i negozi online restano un obiettivo principale ma è importante anche tentare di “portare” più clienti nelle officine servite e può essere fatto aiutando i riparatori nella formazione sulle nuove tecnologie. E qui entrano appunto in ballo le officine che dall’auto connessa possono anche sfruttare i software messi a disposizioni dalle case madri. Ma non è per tutti e servono corsi e formazioni per sapere dove mettere le mani davanti ad una vettura di ultima generazione. E gli automobilisti? Per loro ci sono quintali di informazioni e si affidano sempre più alla ricerca su internet anche in strada via telefono, alle recensioni di chi ha già provato questo o quel prodotto. Il vecchio passaparola è oggi su piazza virtuale e riguarda territori vastissimi. Ed in questo scenario si inseriscono anche le nuove leggi che svariano tra privacy e commercio e che riguardano l’intero settore.
LA FATTURAZIONE ELETTRONICA. Dopo l’amministrazione pubblica che ha introdotto la fatturazione elettronica già dal 2015, ora tocca alle imprese private. La Legge di Bilancio 2018 emanata a dicembre 2017 parla chiaro: dal 1° gennaio 2019, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello stato italiano dovranno essere documentate da fatture elettroniche. Allo stesso modo, anche i fornitori di benzina o gasolio o le imprese sub-appaltate alla pubblica amministrazione saranno soggette all’obbligo di fatturazione elettronica a partire dal 1° Gennaio 2019 e non, come previsto inizialmente, dal 1° Luglio 2018. La fatturazione elettronica tra aziende è un processo il cui risultato porta all’emissione di una fattura in formato XML che verrà trasmessa, ricevuta, firmata e conservata in maniera digitalizzata. A tal proposito, nasce un sistema di interscambio messo a punto dall’Agenzia delle Entrate e gestito da Sogei, una società controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze che opera nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il cui compito sarà quello di fornire un servizio completamente gratuito alle imprese per trasmettere e ricevere le fatture elettroniche. Con l’introduzione della fatturazione elettronica, la tradizionale fattura cartacea perde qualsiasi validità legale e fiscale se non tramutata in formato XML. Si tratta di una manovra messa a punto dal governo insieme all’Agenzia delle Entrate per combattere l’evasione fiscale, tenere traccia di tutti i movimenti delle diverse imprese presenti sul territorio italiano e assicurare la massima trasparenza tra aziende. Il formato elettronico garantisce infatti l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità della fattura dal momento della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione. Insomma, la fatturazione elettronica B2B consiste nell’utilizzo degli stessi parametri che regolano la trasformazione in XML, la trasmissione, la ricezione e la conservazione delle fatture elettroniche della PA (Pubblica Amministrazione) anche tra aziende private.
IL PRIMO GESTIONALE. Il gestionale ProMEK di Groupauto Italia, che è sempre più evoluto, è ora pronto per effettuare la fatturazione elettronica: con un solo click già oggi il modulo “fatturazione elettronica” è completamente integrato e centralizzato. Per l’emissione della fattura elettronica verso il cliente e l’officina sarà fondamentale assicurarsi che i campi “Partita Iva” e “Codice Fiscale” siano compilati correttamente su ProMEK Evolution. A quel punto il Sistema di Interscambio (SDI) inoltrerà una notifica di esito sul portale ProMEK Evolution e le fatture saranno conservate secondo norma di legge. Nel caso in cui invece si riceva fattura elettronica dal fornitore sul ProMEK Evolution, l’officina dovrà assicurarsi di comunicare al fornitore la email PEC per effettuare acquisti. Già a partire da mercoledì 26 settembre 2018 è possibile richiedere e procedere all’attivazione su ProMEK Evolution, tramite la voce “comunicazioni” e “attiva servizio”. Da quel momento a seconda del servizio e del pacchetto, verranno detratti i punti dal proprio borsellino presenti sul portale e verrà inoltrata una notifica di attivazione ad “ADL Ingegneria Informatica”, che supporta in modo professionale il servizio, e che seguirà la gestione contrattualistica. Al termine della procedura sarà infatti la stessa ADL a inoltrare le credenziali di accesso da inserire nell’apposita sessione di ProMEK Evolution e verrà inserito il tasto “Fattura Elettronica”. A quest’ultimo passaggio seguirà una compilazione dettagliata dei dati necessari per l’invio di fatture di vendita (Pec, codice Sdi, Cig, Cup, Ipa).