Il caso di tubercolosi scuote Palma Campania ed il sindaco, Vincenzo Carbone, lancia un disperato grido d’allarme alle Istituzioni: «La situazione – afferma il primo cittadino – è diventata insostenibile». C’è forte preoccupazione, dunque, nella cittadina vesuviana, per il caso di tubercolosi accertato l’altro ieri ma reso noto soltanto ieri dallo stesso Comune di Palma.

Il giovane del Bangladesh ha dichiarato di vivere in via San Felice, ma al civico indicato dal ragazzo stesso i sanitari dell’Asl non hanno trovato nessuno. Ecco perché è scattato l’allarme: i responsabili dell’azienda sanitaria non hanno potuto effettuare la profilassi ai parenti e agli amici, così come deve avvenire in questi casi.

«Più volte abbiamo segnalato il problema legato alla difficoltà di gestire un flusso migratorio così massiccio alle autorità competenti, tra cui ministero della Sanità e degli Interni, senza ricevere risposte adeguate. Anzi, ci è addirittura pervenuta dall’Istat una missiva nella quale ci vengono dati “consigli utili” per accogliere anche quelli senza fissa dimora, destinando una strada da riservare esclusivamente a loro. Come si può chiedere una cosa simile? Nel caso malaugurato se ne dovessero verificare altri, come potrei rintracciare lo sventurato ed isolarlo, consentendo alle strutture sanitarie di prestare gli opportuni soccorsi come avvenuto ora per il ragazzo a cui è stata riscontrata la tubercolosi? Mi rivolgo alle Istituzioni, non lasciateci soli a gestire un problema così grande», conclude Carbone.