Si scava a mano, una trentina di Vigili del fuoco in turno, portando via le pietre con secchi di plastica piccoli. Cinquanta metri più in là nel cortile di un altro condominio attendono le barelle. Due mezzi hanno squarciato il muro che divide i condomini, per facilitare l’accesso ai soccorritori. Di tanto in tanto qualcuno urla “silenzio” perché forse i cani hanno fiutato qualcosa, forse qualche lamento.

I dispersi sono almeno sette, forse otto. Di sicuro la famiglia Guida, con il papà Pasquale, la moglie Anna Duccio, i figli Salvatore di 8 anni e Francesca di 11; loro abitavano al terzo piano, così come Pina Aprea, 65 anni sarta che viveva da sola. Al quarto piano, in un appartamento con un terrazzo, abitava l’architetto Giacomo Cuccurullo, della cui presenza in casa nessuno ha certezza, ma che il sindaco Vincenzo Ascione dice di non riuscire a contattare; con lui la moglie Adelaide La Iola, detta Edy e il figlio Marco, 25enne.