Era riuscita a scappare appena in tempo dagli orrori della guerra a Mariupol. In fuga dai bombardamenti nella città martire sotto l’incessante fuoco dei russi. Al termine di un lungo viaggio verso la salvezza era approdata a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Ospite di una delle tantissime famiglie generose che hanno aperto in queste settimane le porte delle loro case ai profughi ucraini. La donna, però, aveva assoluto bisogno di un intervento urgente di colecistectomia. Un’operazione che la donna aveva già programmato di eseguire al nosocomio ucraino della sua città. Ma che era finita costretta prima a rinviare a causa dell’esplosione della guerra, e poi vi aveva dovuto rinunciare. Con i bombardamenti delle truppe di Mosca che avevano preso di mira anche l’ospedale pediatrico. Così, approdata in provincia di Napoli, il sistema della solidarietà e dell’accoglienza partenopea si è messo in moto immediatamente a trecentosessanta gradi.
Fino a giungere al definitivo compimento ieri, quando la rifugiata ucraina è stata operata all’ospedale evangelico Betania di Napoli. Qui un intervento di colecistectomia che è perfettamente riuscito. Ad eseguire l’operazione effettuata in laparoscopia l’equipe del dottor Vincenzo Bottino, direttore dell’Unità operativa complessa di chirurgia dello stesso ospedale. Adesso la donna potrà guardare con più fiducia al futuro.