Alla fine la fiducia in Senato sul Decreto Aiuti incassata giovedì 14 luglio, con 172 sì e 39 voti contrari. Come annunciato, il Movimento 5 stelle non ha partecipato al voto. Innescando una crisi di governo che potrebbe portare diverse novità la prossima settimana. Il premier Mario Draghi ha infatti rassegnato le dimissioni nella serata del 14 luglio, che non sono però accettate da Mattarella. Rimandando a mercoledì 20 luglio una valutazione in Parlamento sella situazione che si è innescata.

Dopo il rinnovo della fiducia al Senato è stato definitivamente approvato quindi. Nel testo licenziato dalla Camera, il ddl di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, con all’interno misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti. Nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina. La legge di conversione è pubblicata in Gazzetta Ufficiale come legge n. 91 del 15 luglio 2022.

Il Decreto era in vigore dal 18 maggio, mentre con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione sono in vigore dal 16 luglio 2022 anche le altre modifiche implementate dal Parlamento, con novità che riguardano la rateizzazione delle cartelle esattoriali e che toccano anche il Reddito di Cittadinanza.

Il provvedimento in questione, soprannominato Decreto Aiuti, prevede una serie di misure volte da un lato al contenimento dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, per i cittadini e per le imprese, e dall’altro lato al raggiungimento dell’indipendenza dal gas russo potenziando il settore delle rinnovabili.

Previsto all’interno del Decreto infatti un assegno una tantum da 200 euro per pensionati e lavoratori, per contrastare il caro vita. Tra le altre misure, il potenziamento del bonus sociale bollette anche per il terzo trimestre del 2022 e dei crediti d’imposta per le imprese energivore.

fonte leggioggi.it