Dopo la droga dei Vip a Sorrento, ecco una nuova ondata di arresti al Parco Verde di Caivano, nel napoletano sempre per questioni di organizzazioni finalizzate agli stupefacenti. I carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna, su delega del procuratore della Repubblica, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 33 persone considerate contigue al clan ‘Sautto-Ciccarelli’ attivo sui comuni di Caivano e Orta di Atella.

I soggetti sono, spiega una nota dell’Arma, “gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante delle modalità e finalità mafiose e detenzione illegale di sostanze stupefacenti”. L’indagine è condotta “con l’ausilio di strumenti intercettivi, metodi tradizionali e propalazioni di numerosi collaboratori di giustizia, nel periodo dal 2016 al 2020, nel corso della quale sono emessi altri due provvedimenti cautelari, eseguiti nelle date del 12 novembre 2019 e 10 maggio 2021, per un totale complessivo di 105 misure”. Insomma, ancora una volta la varietà dei mezzi messi in campo dalle forze dell’ordine ha consentito di scoperchiare il vaso di pandora in un territorio già più volte finito nel mirino di simili operazioni.
Le indagini
Le attività dei militari hanno, quindi, permesso di documentare “l’operatività del sodalizio criminale ed il relativo controllo delle attività illecite” a Caivano “con specifico riferimento al rione popolare Parco Verde, nonché la gestione del commercio illegale di sostanza stupefacente assicurata tramite la gestione diretta di alcune piazze di spaccio e la fornitura di altre piazze della zona, condotte da strutture criminali autonome, ma sottoposte al controllo di quella egemone”. Insomma, uno scenario ben chiaro per inquirenti e investigatori che ci stavano lavorando da tempo ben coscienti di un territorio molto complicato.

Ricostruita, inoltre, sempre inerente al Parco Verde, la “costellazione” di punti-vendita di droghe di diversa natura e qualità, “attiva tutti i giorni dell’anno e a tutte le ore del giorno e della notte, considerata, nel complesso, come una della piazze di spaccio a cielo aperto più grandi d’Europa e di rinvenire e sottoporre a sequestro ingenti quantità di stupefacente di vario genere”. Tra gli arrestati figurano alcune donne che ricoprivano, rimarcano i carabinieri, “posizioni verticistiche all’interno della consorteria criminale, ovvero erano a capo delle singole piazze di spaccio”.