Ci sarà anche un pacchetto famiglia nella legge di Bilancio. E una delle misure-chiave riguarderà l’assegno unico e universale (Auu), strumento di sostegno alle famiglie con figli che ha fatto il suo debutto quest’anno, unificando (e ampliando) le varie misure fiscali e assistenziali preesistenti. Eugenia Roccella, nuovo ministro della Famiglia, ha confermato nei giorni scorsi la volontà di ritoccare l’assegno per renderlo più generoso in particolare nei confronti delle famiglie numerose. Ma al di là del possibile ridisegno, l’Auu diventerà il prossimo anno più pesante perché per legge sia gli importi sia le soglie Isee in base alle quali questi sono determinati devono essere adeguati all’inflazione. Quando scatteranno le novità? Ci sono alcune incertezze tecniche ma l’obiettivo politico del ministero della Famiglia è rendere operativi già da gennaio sia l’adeguamento al costo della vita sia il potenziamento a beneficio dei nuclei numerosi.
In realtà l’assegno ha iniziato ad essere pagato dal marzo dello scorso anno, a fronte di domande presentate da gennaio. E anche il nuovo “ciclo” degli assegni (per il quale l’Inps potrebbe non richiedere una nuova domanda, se non cambiano i dati sulla famiglia) scatterebbe dal prossimo marzo. La volontà però, come detto, è di far partire gli aumenti prima. Per quanto riguarda il recupero del costo della vita, questo sarà probabilmente un po’ più generoso del 7,3 per cento riconosciuto in via provvisoria ai pensionati. Sia la rivalutazione sia gli incrementi per le famiglie con molti figli dovranno naturalmente essere finanziari: a disposizione per il momento ci sono i risparmi derivanti dal minor utilizzo dell’assegno, rispetto alle previsioni iniziali.
Fonte Il Messaggero