Rischiano di saltare i fondi stanziati dalla Regione, attraverso i finanziamenti europei, per la messa in sicurezza della Statale 268 dei Paesi Vesuviani. La “colpa”, però, non è di Palazzo Santa Lucia che con un grosso sforzo aveva garantito qualcosa come 30 milioni di euro. Ma sono i ritardi a cui sarebbe esposta l’Anas a mettere a repentaglio la somma, che verrebbe ritirata dal Cipe.
Il definanziamento delle opere arriverebbe perché l’Anas non è in grado di garantire le coperture finanziarie entro il mese di giugno, quando insomma quelle risorse sono destinate “a scadere”. Insieme ai cantieri per rendere più sicura la “superstrada della morte”, infatti, sono a rischio anche altre opere strategiche per la Campania, come ad esempio l’ampliamento delle corsie sul raccordo Salerno-Avellino.
La Regione Campania, intanto, sta mettendo in atto un piano da proporre al Cipe per non perdere i corposi finanziamenti e quindi riuscire a garantire, qualora davvero l’Anas non fosse in grado di portare avanti i lavori, una riqualificazione posticipata di qualche mese rispetto alla tabella di marcia prevista. Caldoro, in tal senso, proverà a “scambiare” queste risorse destinandole a cantieri in stato già avanzato per poi utilizzare i fondi successivi per la Statale 268 e l’A30.