Confronto aperto in sala Consiliare a San Gennaro Vesuviano tra i tre candidati alle primarie del centrosinistra: l’ingegnere Aniello Aprile, consigliere uscente e presidente del Consiglio Comunale; la professoressa Angela Giugliano, già assessore nella precedente Amministrazione guidata da Aniello Catapano e consigliere uscente; l’avvocato Aniello Iervolino, un giovane professionista che per la prima volta si mette in gioco in politica. Il dibattito “all’americana” è stato sapientemente moderato dal giornalista de “Il Mattino” Francesco Gravetti che ha posto una serie di domande a cui i tre candidati hanno, alternativamente, dato risposta. È stata un’interessante serata, con un discreto pubblico, interessato a capire le differenze nelle proposte programmatiche presentate dai tre candidati. Subito si sono configurate le tre diversità fondamentali tra i tre: Aprile, il navigato ed esperto, Giugliano la donna pimpante ed efficiente, Iervolino il giovane professionista riflessivo e metodico. Ognuno ha presentato il proprio programma soffermandosi sui punti salienti.
Giugliano ha puntato a valorizzare la sua esperienza positiva come membro della Giunta Catapano, nella quale avrebbe svolto un ruolo importante nella politica sociale e culturale, attribuendosi il merito aver costituito la Biblioteca Comunale, di aver ottenuto il finanziamento per l’Isola Ecologica, e tante altre riflessioni. Nodo centrale del suo programma è la costituzione dell’Ente Fiera che, a suo dire, sarebbe l’unica risorsa possibile in quanto permetterebbe di assicurare occupazione e sviluppo ai giovani a cui ha dichiarato di tenere tantissimo. Una enunciazione ad effetto, quella della Giugliano, che però non ha chiarito il nodo della faccenda, e cioè se la Fiera continuerà ad essere patrimonio del Comune di San Gennaro e del popolo sangennarese nelle sue articolazioni associative, oppure sarà affidata ad una qualche società privata da costituire come tante sono presenti sul territorio nazionale, tutte fallite con le Fiere, che scaricano sui Comuni le loro incapacità o difficoltà e i loro deficit. La sua eventuale elezione a sindaco sarebbe una grande novità, in quanto donna e assicurerebbe la progettualità fondata su una visione futuristica
Aprile ha preso le distanze da tutto e da tutti, dichiarando le difficoltà incontrate nella gestione amministrativa e scaricando sui tecnici e sugli impiegati la stagnazione amministrativa. A suo dire l’emergenza principale è la “Pace sul Comune” tra i dipendenti, tra i dipendenti e gli amministratori, tra gli amministratori di maggioranza e quelli di minoranza. Tutti questi antagonismi sono nocivi al paese che soffre molto, pur avendo un bilancio florido, con oltre 10 milioni di attivo, purtroppo non spendibile,  a causa del Patto di Stabilità. La speranza è fondata su Renzi che ha promesso di sbloccare o almeno alleggerire questa mannaia sul capo degli amministratori dei comuni virtuosi, che hanno attivo di bilancio. Ha rivendicato la sua efficienza che è direttamente proporzionale alla sua età. La sua elezione a sindaco si gioverebbe dell’esperienza e della competenza tecnica ed operativa.
Iervolino, il più giovane dei tre, si è presentato come la vera novità all’interno del centrosinistra, senza scheletri in armadio o giustificazioni da fornire, in quanto espressione di una gioventù che ha subito l’inefficienza della classe politica. Suo obiettivo principale è il coinvolgimento dei giovani nel suo progetto politico innovativo, che non crede più alle chimere del passato, che hanno ingannato, hanno indebitato lo stato ed hanno penalizzato le risorse del territorio nazionale e locale. L’abbandono dell’agricoltura è il segno evidente di questo fallimento. «Solo oggi ci stiamo rendendo conto di questo disastro, ragion per cui bisogna, anche a livello locale operare una inversione di rotta che valorizzi le nostre potenzialità produttive nel rispetto del territorio, nel segno dello sviluppo compatibile, teso a tutelare l’ambiente ed il suolo», dice. Altri nodi del suo programma sono le tematiche legate all’efficienza del sistema scolastico e alla promozione della cultura e dell’associazionismo. La sua elezione a Sindaco avvicinerebbe i giovani all’amministrazione e li renderebbe protagonisti del proprio futuro.
Non sono mancati scambi, anche simpatici come quello sulla “vecchiaia” di Aprile, o sul rimbecco alla Giugliano sulla operatività di una Giunta bocciata dagli elettori, o alla eccessiva condivisione degli altri programmi da parte di Iervolino. La giornata di domenica decreterà il responso con la partecipazione degli elettori che i tre candidati si augurano numerosi, anche perché questa volta non c’è “pagamento di pedaggio”. Quella delle primarie, con la discussione aperta, costituisce, comunque, una importante procedura per la selezione della classe dirigente e per la scelta del candidato a sindaco.